Com’è nata Alba di un Amore

1 Mag , 2016 Album Mondi,News,Storie

Com’è nata Alba di un Amore

Tutto è iniziato un luglio con il brano “Alba di un Amore”, la prima canzone dalla quale è nato sia l’album “MONDI”, sia il DUO Amos e Miriam!

«Era una calda serata di Luglio… finalmente una leggera arietta si iniziava a percepire, concedendo un po’ di refrigerio alla calura della giornata ed ora il respiro si faceva più lieve… il sole si apprestava a tramontare, ma una flebile luce filtrava ancora dalla finestra ed illuminava i tasti d’un bianco candido della mia tastiera.

Tra il turbinio dei pensieri della mia mente ho sentito forte dentro di me l’impulso di suonare… non avevo in mente una melodia ben precisa, quindi mi son semplicemente lasciata andare alle mie emozioni, facendo scorrere liberamente le mie dita sui tasti.

Ad occhi chiusi ho immaginato di trovarmi in riva ad un bellissimo mare, dove le onde dell’acqua sfioravano dolcemente i miei piedi nudi che affondavano appena sulla sabbia. Un leggero venticello accarezzava i miei capelli e mi lasciavo cullare dalla dolce melodia delle onde… quando all’improvviso ho sentito come l’eco del caldo suono di una chitarra.

Allora immaginai di alzarmi da quella soffice spiaggia sulla quale ero seduta e mi vidi passeggiare, con un leggero vestitino bianco, sulla sabbia, quasi come se volessi avvicinarmi alla fonte dalla quale proveniva quel melodioso suono di chitarra… intanto un placido sole faceva capolino all’orizzonte e mi accompagnava silenzioso ad ogni mio piccolo passo.

Questa è l’atmosfera in cui è nata “Alba di un Amore“.

Appena ho terminato di comporre tutto il brano alla tastiera l’ho inviato ad Amos, il quale, ascoltandolo, ha avuto subito l’impressione che potesse essere un brano ideale da cantare in coppia.

Innanzitutto abbiamo cercato di immaginare una storia ed abbiamo buttato giù i primi appunti, così Amos si è messo al lavoro cercando di trovare le parole migliori per il brano.

Inizialmente il titolo che avevo messo era “Brano Anonimo“, perché non sapevo ancora come chiamarlo, poi però ad Amos è venuto in mente questo bellissimo titolo, per identificare al meglio il senso della canzone che rappresenta l’inizio di un amore, simboleggiato appunto da un’alba.

Inizialmente pensammo di fare un singolo con questo brano, ma poi abbiamo optato per la realizzazione di un intero album, il cui nome è appunto “MONDI“.

Intanto i giorni passavano e complice anche la lunghezza del brano, alla fine le parole le abbiamo trovate insieme e questa caratteristica non ci ha più lasciati, perché ormai contribuiamo in egual misura sia alla parte strumentale che ai testi e questo rende i nostri brani ancora più particolari, perché fondiamo emozioni ed immagini differenti, allargando i propri orizzonti musicali».

Miriam Scalici

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«Beh che dire? Proprio una bella prospettiva quella proposta da Miriam che tra l’altro, onestamente, non conoscevo nemmeno io.

Ci ha voluto raccontare l’evoluzione su come ha preso forma la canzone fin dalle sue primissime emozioni. È riuscita ad estrapolarla dal suo mondo interiore ed è il più bel regalo che un artista possa fare per far conoscere un lato di sé. Direi che non è da tutti spiegare come nascono le canzoni e credo che non esistano ingredienti ben precisi da dosare, ma semplicemente ci si lascia trasportare un po’ fin dove le sensazioni e l’immaginazione ci fanno viaggiare.

Miriam ci ha svelato un mondo che nessuno avrebbe mai percepito così bene, se non l’avesse raccontato lei stessa. Le difficoltà stanno proprio nel provare ad esprimere tali sensazioni e tradurle in musica. Ognuno cerca di esternare le proprie percezioni personali a modo suo e in maniera unica. Lasciandosi ispirare dalla fantasia è riuscita ad evocare una melodia ed io ho cercato di interpretare quello che poteva essere una storia vissuta in quel trasporto musicale.

Mi ricordo che mi fece ascoltare qualche altra canzone composta da lei, poi successivamente mi passò questa base musicale e quando l’ascoltai mi diede subito l’impressione di un brano leggero e coinvolgente, dolce ma anche con una punta di malinconia.

A questo punto Miriam ha espresso il desiderio che fossi io a trovare le parole giuste da inserire, anche se poi ci siamo ritrovati a scrivere la parte finale insieme.

Tuttavia ho avuto bisogno di qualche giorno per metabolizzare il brano e per inquadrare bene la trama, ma riascoltandolo più volte, mi lasciai trasportare dai suoni delle chitarre così avvolgenti.

Immaginai una storia di due amanti ostacolati dalla vita e dalla gente, che vivono una storia tormentata, che si amano ma per mille motivi non possono stare realmente insieme e soffrono perché non sanno per quanto tempo devono stare ancora così tanto male… e sperano che forse un giorno, fosse pure in un’altra vita, troveranno un modo per liberarsi dalle difficoltà, così da stare finalmente insieme… ma alla fine il loro amore viene premiato e riesce a trionfare su tutto e tutti!

Sono due persone lontane ma al tempo stesso vicine, che soffrono per le difficoltà che incontrano, ma al contempo speranzosi che un giorno tutto possa andare per il meglio. È come se avessero le ali legate e non possono volare, ma che nei sogni volano e sono liberi di viversi.

Lui è sempre quello più pensieroso… lei invece è più nervosa, ma allo stesso tempo fa di tutto per dissuaderlo e per fargli capire che in realtà tutto può essere facile.

Nonostante le contrarierà, i dubbi, le perplessità e qualche crisi passeggera, anche se non possono stare insieme, si dichiarano il loro amore reciproco e non si lasciano scalfire dall’esterno, perché comunque sia riescono ad andare sempre controcorrente. Con la caparbietà riescono a non farsi coinvolgere da tutto ciò che hanno intorno e, andando avanti per la loro strada, affrontano la vita insieme con un’ottica differente, migliore e con più positività.

Il risvolto più complicato da elaborare è stato verso la fine del brano quando per il testo dovevo adattare i pensieri e decidere cosa dovevano dirsi i protagonisti ed alla fine abbiamo pensato di cantare la parte finale in due per dare un’enfasi in più al brano.

Infine devo ammettere che questa canzone mi ha particolarmente colpito e mi ha investito di molteplici emozioni.

Anch’io, come Miriam, sono molto legato ad “Alba di un Amore“, infatti abbiamo fatto varie versioni, tra le quali una con il pianoforte solista e una versione di sola chitarra, che molto probabilmente avrete modo di ascoltare in album futuri. Quella che ascolterete invece nell’album “MONDI” è la versione originale suonata da Miriam al momento della sua creazione.

Alba di un Amore” è bella, coinvolgente, travolgente, ammaliante… ti cattura sempre ogni volta che ascolti le sue note. Alba di un Amore è sempre Alba di un Amore. Chi entra nel suo tunnel difficilmente gli sarà facile uscirne!

Abbiamo lavorato con molta passione e siamo sicuri di trasferirvi le stesse emozioni che abbiamo provato noi!»

Amos Titone

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